Foggiato in oro ed argento e sormontato da una semisfera di cristallo purissimo.
+ 2 su tutti i tiri che coinvolgono il carisma
Friendship: quando il pg tocca un soggetto può costringerlo ad un tiro salvezza su Will, se il bersaglio perde sarà affetto da incantesimo Impose Emotion Friendship sintanto che resterà a contatto visivo con il possessore dell'anello.
venerdì 27 novembre 2009
Domine Chaos
Questo orecchino blasfemo forgiato con argento purissimo in foggia del marchio di Slaanesh, signore del Chaos, Principe del piacere.
+ 2 sui tiri che coinvolgono il carisma nei confronti di creature del Chaos
Domination 1/day
Chaos Failure: su un tiro naturale di 1-2 causa la perdita di 1d4 punti sanita.
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Armi
Chapter 4 - Vendetta!
Al Villaggio vennero a sapere che gli orchi stavano inspiegabilmente tornando tra le montagne del nord. Secoli prima i Nani li avevano scacciati facendo crollare tutte le loro gallerie o impadronendosene. Eppure i pelle verde stavano tornando ad infestare quelle terre! Walker, un vecchio guardiaboschi, si propose di aiutarli fornendo loro nuove armature, la moglie del borgomastro regalò ai nostri l’armatura e le armi del marito defunto, la vecchia strega del paese li guarì e così i nostri furono nuovamente pronti ad affrontare quella terribile minaccia! Avevano inoltre l’aiuto di due nuovi compagni, Isidor e Elgarth, un adepto di Shallya, dea della cura, e un soldato imperiale in fuga dal passato o in cerca di un futuro dorato.
Si rimisero in marcia, studiarono un piano per affrontare il nemico nonostante la sua superiorità numerica. Contavano sugli uomini chiusi nella torre, avrebbero sicuramente reagito non appena avessero capito che qualcuno li stava aiutando. La radura era dominata da un lato da un macigno colossale, un’ottima fortezza per attirare ed affrontare gli orchi! Erano pronti al tutto per tutto, ma quando arrivarono alla radura trovarono solo i resti carbonizzati della torre e dell’ultimo manipolo di uomini che la difendeva. Forse il desiderio di vendetta, forse il rimorso oppure il timore che quel piccolo esercito di orchi convergesse sul loro villaggio, nessuno sa davvero come mai, fatto sta che decisero di seguirli. Per fortuna loro gli orchi non sono affatto disciplinati e marciavano in una formazione casuale, sparpagliati in piccoli gruppi. Li affrontarono così, un gruppo per volta, con micidiale fermezza. Tendendo imboscate ed attirando quelle bestie dove il terreno era più favorevole, sino a quando non trovarono il capo degli orchi, un gigantesco e feroce rappresentate della sua razza. Lo trovarono nel folto della foresta insieme ad alcuni suoi compagni mentre violentavano senza sosta l’ultima sopravvissuta di quel manipolo di uomini che avevano dato la vita per difendere quella torre solitaria, ultimo loro rifugio. Marek non ci vide più dalla collera, caricò quella bestia a testa bassa, gli altri gli furono immediatamente al fianco impegnando gli altri avversari! Fu uno scontro fulmineo, le bestie umanoidi caddero rapidamente, e Marek con le sole mani costrinse il suo avversario contro un albero, lo castrò e lo lasciò morire dissanguato sotto gli occhi di Valeria che vedeva compiersi una sua personale e mai soddisfatta vendetta in quei gesti.
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Storia
mercoledì 18 novembre 2009
L'ascia della disperazione
Forgiata nel Mithryll, intersiata con foglie d'oro ed impreziosita da due zaffiri, quest'ascia è appertenuta a 7 nani prima di ora, ognuno di loro ha marchiato l'arma con il simbolo della propria famiglia, rimane ancora un solo posto alla base del manico per un ultimo marchio.
Dwaeven Waraxe +2/+4 vs Orcs
Colpo critico 18-20
Abilità garantite ai soli possessori nani:
+2 Will & Fort Save
L'ascia diventa +3 quando il nano raggiunge 1/2 dei suoi punti ferita e + 5 quando è a 1/4 dei suoi punti ferita.
Ingora Dolore e Malattia come da incantesimo Body Controlo - Permanente
Dal 5° liv. Restoration (Dc20) 1/Day
Dal 10° liv.Spell resistance 1/Day
Dwaeven Waraxe +2/+4 vs Orcs
Colpo critico 18-20
Abilità garantite ai soli possessori nani:
+2 Will & Fort Save
L'ascia diventa +3 quando il nano raggiunge 1/2 dei suoi punti ferita e + 5 quando è a 1/4 dei suoi punti ferita.
Ingora Dolore e Malattia come da incantesimo Body Controlo - Permanente
Dal 5° liv. Restoration (Dc20) 1/Day
Dal 10° liv.Spell resistance 1/Day
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Armi
Il martello della fenice
Temprato nel fuoco dei vulcani dai migliori tra i fabbri nani, nasconde gelosametne un antico segreto.
Warhammer +2
Additional Fire Damage: 1d4 ogni 5 liv.
Resistenza al fuoco: 5 ogni 5 liv.
8° Liv. Phantasmal Killer: on hit 1/day
Warhammer +2
Additional Fire Damage: 1d4 ogni 5 liv.
Resistenza al fuoco: 5 ogni 5 liv.
8° Liv. Phantasmal Killer: on hit 1/day
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Armi
lunedì 2 novembre 2009
Chapter 3 - Tamburi
La ragione per cui non si inoltrarono immediatamente nella valle furono i tamburi! Il loro battere incessante giunse alle orecchie dell’elfo come un sussurro di morte. “Orchi!”
Tutti si voltarono verso Elnir preoccupati. “Giungono da est e sono in guerra”, le parole dell’elfo erano calme, ma i suoi occhi mostravano inquietudine.
“Potrebbero essere al villaggio?” Marek era sinceramente preoccupato per la sorte di quella gente che lo aveva accolto nel passato inverno.
“No, il villaggio è più a sud, ma potrebbero essere in marcia, non posso dirlo con certezza”
“Dobbiamo accertarcene, il villaggio è senza soldati e senza un capo, sarebbe una strage!”
“Non possiamo essere le loro balie, stiamo cercando chi ha ucciso il borgomastro, nessuno ci ha incaricato di difendere il villaggio” Valeria parlava con un risentimento seppellito nel recondito della sua anima. Marek si azzittì, fu l’elfo che decise per tutti
“Normalmente sarei d’accordo con te Valeria, non ci pagano per proteggere il villaggio, ma chi pensi che ci pagherà e dove pensi che andremo a dormire se quegli orchi distruggessero ogni cosa?”
Si mossero in fretta, seguendo il battere incessante dei tamburi, ma per fortuna gli orchi non sembravano muoversi, così la preoccupazione e l’ansia cedettero il porto alla curiosità.
“Cosa diavolo ci fanno degli orchi da queste parti? A quanto ne so i nani li avevano scacciati secoli orsono prima ancora che si formasse l’impero!” Etienne camminava rivolgendo queste domande ai suoi amici, ma sapeva bene che nessuno di loro era in grado di rispondergli o tanto meno di formulare qualunque congettura.
Abbatterono le sentinelle con una certa semplicità, Marek, decapitò la prima in un istante, l’altra cadde al suolo trafitta dalle frecce di Elnir. Ripresero ad avanzare nel fango che la neve lasciava sciogliendosi, presto giunsero ai margini di un’ampia radura, al centro una vecchia torre abbandonata era l’ultimo riparo di un gruppo di disperati assediato da più di trenta orchi.
La follia di quelle bestie, i tamburi, i canti, l’alcool, le torture inflitte ai compagni degli sventurati rinchiusi nella torre, ora solo avanzi di carne gettati al suolo, tutto questo fece capire ai nostri che quelle bestie erano una minaccia da non sottovalutare.
Tentarono di aggirare l’accampamento per comprendere come muoversi, ma non ne ebbero il tempo, un gruppo di esploratori con dei cavalca lupi in testa li attaccò di sorpresa!
Valeria Marek e Arrakis fecero corpo immediatamente, Elnir in avanscoperta estrasse l’arco pronto a dare soccorso ai nostri, ed Etienne tentò di soccorrere i primi caduti.
Non fu facile, il leader di quel gruppo di mostri era un avversario temibile, mentre i suoi compagni cadevano morti, dopo aver fatto strage dei nostri lui portava avanti una solitaria battaglia contro Marek. Parava colpo su colpo e con vorace violenza colpiva il norsmanno senza tregua. Marek no si era mai trovato così in pericolo, stava rischiando seriamente la vita, il mostro sputava sangue, urlava e roteava la spada senza sosta, Marek stava soccombendo, sentiva cederli le gambe, indietreggiava suo malgrado, lo sguardo feroce di quella bestia lo aveva atterrito. La lama saettò al ventre del nemico e lo trafisse mortalmente. Fu così che Arrakis, con un colpo inaspettato salvò la vita di Merek, conquistandosi la sua stima e l’appellativo di ammazza orchi!
Malconci i cinque decisero che era meglio tornare al villaggio per curarsi e capire cosa fare, avevano rischiato troppo questa volta!
Tutti si voltarono verso Elnir preoccupati. “Giungono da est e sono in guerra”, le parole dell’elfo erano calme, ma i suoi occhi mostravano inquietudine.
“Potrebbero essere al villaggio?” Marek era sinceramente preoccupato per la sorte di quella gente che lo aveva accolto nel passato inverno.
“No, il villaggio è più a sud, ma potrebbero essere in marcia, non posso dirlo con certezza”
“Dobbiamo accertarcene, il villaggio è senza soldati e senza un capo, sarebbe una strage!”
“Non possiamo essere le loro balie, stiamo cercando chi ha ucciso il borgomastro, nessuno ci ha incaricato di difendere il villaggio” Valeria parlava con un risentimento seppellito nel recondito della sua anima. Marek si azzittì, fu l’elfo che decise per tutti
“Normalmente sarei d’accordo con te Valeria, non ci pagano per proteggere il villaggio, ma chi pensi che ci pagherà e dove pensi che andremo a dormire se quegli orchi distruggessero ogni cosa?”
Si mossero in fretta, seguendo il battere incessante dei tamburi, ma per fortuna gli orchi non sembravano muoversi, così la preoccupazione e l’ansia cedettero il porto alla curiosità.
“Cosa diavolo ci fanno degli orchi da queste parti? A quanto ne so i nani li avevano scacciati secoli orsono prima ancora che si formasse l’impero!” Etienne camminava rivolgendo queste domande ai suoi amici, ma sapeva bene che nessuno di loro era in grado di rispondergli o tanto meno di formulare qualunque congettura.
Abbatterono le sentinelle con una certa semplicità, Marek, decapitò la prima in un istante, l’altra cadde al suolo trafitta dalle frecce di Elnir. Ripresero ad avanzare nel fango che la neve lasciava sciogliendosi, presto giunsero ai margini di un’ampia radura, al centro una vecchia torre abbandonata era l’ultimo riparo di un gruppo di disperati assediato da più di trenta orchi.
La follia di quelle bestie, i tamburi, i canti, l’alcool, le torture inflitte ai compagni degli sventurati rinchiusi nella torre, ora solo avanzi di carne gettati al suolo, tutto questo fece capire ai nostri che quelle bestie erano una minaccia da non sottovalutare.
Tentarono di aggirare l’accampamento per comprendere come muoversi, ma non ne ebbero il tempo, un gruppo di esploratori con dei cavalca lupi in testa li attaccò di sorpresa!
Valeria Marek e Arrakis fecero corpo immediatamente, Elnir in avanscoperta estrasse l’arco pronto a dare soccorso ai nostri, ed Etienne tentò di soccorrere i primi caduti.
Non fu facile, il leader di quel gruppo di mostri era un avversario temibile, mentre i suoi compagni cadevano morti, dopo aver fatto strage dei nostri lui portava avanti una solitaria battaglia contro Marek. Parava colpo su colpo e con vorace violenza colpiva il norsmanno senza tregua. Marek no si era mai trovato così in pericolo, stava rischiando seriamente la vita, il mostro sputava sangue, urlava e roteava la spada senza sosta, Marek stava soccombendo, sentiva cederli le gambe, indietreggiava suo malgrado, lo sguardo feroce di quella bestia lo aveva atterrito. La lama saettò al ventre del nemico e lo trafisse mortalmente. Fu così che Arrakis, con un colpo inaspettato salvò la vita di Merek, conquistandosi la sua stima e l’appellativo di ammazza orchi!
Malconci i cinque decisero che era meglio tornare al villaggio per curarsi e capire cosa fare, avevano rischiato troppo questa volta!
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